MONDOVISIONI
I documentari di Internazionale
con|mit
Interkult & UFO


Eintritt frei. Freiwillige Spende.


Die aktuellen Themen spannen einen Bogen vom Rassismus in den USA „The Neutral Ground“
über die Pandemie-Situation in Brasilien „Sieged: The press vs. denialism“ und
ein Frauenprojekt in Indien „Writing with fire“, für den Oscar 2022 nominiert
bis zum Umgang mit eskalierender Gewalt in Frankreich und Europa „The monopoly of violence“.

An den Film schließt sich jeweils ein Austausch mit Menschen aus dem Kulturkreis des Films an. Die Filme werden in der Originalsprache mit italienischen Untertiteln gezeigt.

Die Termine sind 22./23./29./30.03, jeweils um 19.30 Uhr im UFO.


Ingresso gratuito. Offerta libera.


I temi tutti 'molto caldi' vanno dal razzismo negli Stati Uniti "The Neutral Ground"

alla gestione della pandemia in Brasile "Sieged: The press vs. Denialism"
e fino ad affrontare la crescente tensione e violenza in Francia e in Europa "The monopoly of violence".
 Chiudiamo con una nota di speranza ed il bellissimo progetto tutto al femminile in India "Writing with fire", nominato per l'Oscar 2022.

Ogni film sarà seguito da uno scambio con persone risiedenti in Val Pusteria e provenienti dall'area culturale del film. I film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Le date sono 22/23/29 e 30 marzo, sempre alle 19.30 all'UFO.

The Monopoly of Violence, David Dufresne

Ma|Di, 22.03.2022, ore 19:30 Uhr
'The Monopoly of Violence'


Mentre la rabbia e il malcontento per l’ingiustizia economica crescono, molte manifestazioni di protesta sono soggette a una repressione sempre più brutale. Partendo da una impressionante raccolta di video amatoriali e dicitizen journalism  realizzati durante le manifestazioni dei “gilet gialli” in Francia, un gruppo di cittadini di diversa estrazione viene invitato a rivedere e interrogare quelle immagini, a e confrontare le proprie opinioni sull’ordine sociale e la legittimità dell’uso della violenza da parte dello Stato. A vent’anni dal G8 di Genova, e in seguito ai recenti soprusi sui detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, una riflessione lucida e urgente che trova in Italia un’eco particolare, più che mai attuale.

Mit der wachsenden Wut und Unzufriedenheit über wirtschaftliche Ungerechtigkeiten werden viele Proteste immer brutaler unterdrückt. Anhand einer beeindruckenden Sammlung von Videos, die während der "Gelbwesten"-Demonstrationen in Frankreich aufgenommen wurden, wird eine Gruppe von Bürgern mit unterschiedlichem Hintergrund eingeladen, diese Bilder zu überprüfen und ihre Ansichten über die soziale Ordnung und die Legitimität der Gewaltanwendung durch den Staat zu reflektieren. Zwanzig Jahre nach dem G8-Gipfel in Genua und nach den jüngsten Misshandlungen von Häftlingen im Gefängnis von Santa Maria Capua Vetere eine eindringliche Dokumentation, die in Italien ein besonderes Echo findet und aktueller denn je ist.
Sieged: The Press Vs. Denialism, Caio Cavechini

Me|Mi, 23.03.2022, ore 19:30 Uhr
'Sieged: The Press Vs. Denialism'


Il Brasile ha raggiunto i 500.000 morti per Covid, ma Jair Bolsonaro incolpa i media di “esagerare la crisi” e dice ai cittadini di “smettere di lamentarsi”. Di fronte a un presidente che diffonde materiale negazionista e disinformazione, i giornalisti brasiliani affrontano la doppia sfida di raccontare non solo gli effetti del Coronavirus, ma anche le turbolenze politiche del paese. Il documentario mostra entrambi gli aspetti della tragedia, seguendo il lavoro dei reporter che incalzano il presidente e sono in prima linea nella cronaca della pandemia. Ma mentre i ministri della salute vengono licenziati in serie, e proliferano gli omicidi a sfondo razziale, il personale ospedaliero è al limite e migliaia di famiglie perdono i loro cari.

Brasilien hat die Zahl von 500.000 Covid-Toten erreicht, aber Jair Bolsonaro beschuldigt die Medien, „die Krise zu übertreiben, und fordert die Bürger auf, mit dem Jammern aufzuhören“. Angesichts eines Präsidenten, der Desinformation verbreitet, stehen brasilianische Journalisten vor der doppelten Herausforderung, nicht nur über die Auswirkungen des Coronavirus, sondern auch über die politischen Turbulenzen im Land zu berichten. Der Dokumentarfilm zeigt beide Seiten der Tragödie und verfolgt die Arbeit von Reportern, die den Präsidenten unter Druck setzen und an vorderster Front über die Pandemie berichten. Doch während Gesundheitsminister reihenweise entlassen werden und sich rassistisch motivierte Morde häufen, ist das Krankenhauspersonal überlastet und Tausende von Familien verlieren ihre Angehörigen.